Sono seduto sulla mia poltrona preferita e mi sento felice.
Mi guardo intorno e vedo letteralmente realizzati tutti miei
sogni.
Abito in una meravigliosa villa in una zona residenziale
fuori città.
Circondato da bucolici paesaggi e un clima temperato.
Ho potuto comprarla grazie al mio lavoro, il lavoro dei miei
sogni.
Il lavoro che ogni uomo sognerebbe.
Per arrivarci ho faticato, ma i miei sforzi sono stati
ampiamente ripagati.
Oltre la porta sento voci familiari.
Sono la mia famiglia. La mia splendida famiglia.
Mia moglie è una donna meravigliosa.
La ragazza più bella della scuola con cui mi sono fidanzato
ai tempi del liceo e con cui ho condiviso tutto da allora.
Intelligente e paziente mi ha sorretto e aiutato a diventare
quello che sono.
Abbiamo avuto 2 figli. Due maschietti. L’orgoglio di ogni
padre.
Vederli giocare sereni mi scalda il cuore e mi da una
ragione per vivere. Per andare avanti.
Non potrei chiedere niente di più alla vita.
La mia immaginazione non potrebbe concepire un esistenza
migliore di quella che porto avanti.
Peccato che nulla di tutto questo sia vero.
Io in questo momento sono attaccato ad un sofisticato
macchinario.
Il mio corpo è immerso in uno speciale liquido che mi tiene
in un sonno perenne.
Non sono solo. Insieme a me ci sono centinaia di altri miei
simili.
Tutti collegati a delle macchine. Ci monitorano e ci
studiano.
Siamo Speciali.
O perlomeno così credono coloro che ci guardano tutto il
giorno.
Siamo in questa situazione da anni ormai.
Costretti ad essere cavie incoscienti e involontarie.
Quella di prima era la proiezione di quello che sono i miei
sogni.
Come una simulazione virtuale della vita vera.
Non ci è rimasta altro che quella.
Dopo il Grande Conflitto Planetario che ha quasi portato
l’uomo ad estinguersi, il pianeta era ormai un posto inospitale.
Dalla terra non cresceva più niente e l’aria era diventata
irrespirabile.
L’uomo era riuscito a trasformare la sua casa nella propria
tomba.
Fortunatamente qualcuno aveva pensato ad un piano di
emergenza.
Una stazione spaziale orbitante grazie alla quale la specie
umana non si è estinta.
Come una moderna e tecnologica arca di Noè.
Purtroppo però le radiazioni sprigionate dalla Grande Bomba,
evento che ha segnato la fine del conflitto, ha provocato lo svilupparsi di una
fortissima mutazione sui pochi sopravvissuti a quell’evento devastante.
Nonostante ciò gli scienziati sono riusciti a trovare un
modo per arginare temporaneamente gli effetti della mutazione.
Ma serviva una cura totale. Qualcosa che sradicasse la
mutazione dal DNA umano.
Proprio per questo io sono qui.
Quando vi ho detto che sono Speciale non vi ho spiegato il Perché.
Diciamo che io ha assistito allo scoppio della Grande Bomba
da una posizione particolare.
Un posto d’onore. Infatti in quel momento ero immerso in un
liquido come lo sono ora.
Soltanto che il contenitore non era un cilindro di vetro ma
una persona in carne ed ossa.
Ero nell’utero materno.
Ed è stata proprio mia madre a salvarmi dalla morte certa.
Sacrificandosi per me.
Quando ci hanno trovati lei era già morta e io ero in
pessime condizioni.
Ma ero troppo importante per loro.
Mi hanno infatti immediatamente travasato e messo dove sono
ora.
Tuttavia lo scopo non era quello di farmi nascere.
Io sono un sopravvissuto come i miei colleghi in questo
laboratorio.
Non siamo mai nati e mai nasceremo.
Rimarremo in questo limbo perenne finché gli scienziati non
avranno trovato la Cura.
Loro ci studiano, monitorano i nostri fattori vitali durante
la simulazione di vita.
Per noi è come vivere e al contempo non lo è.
Ho visto molti tramonti ma non so cosa si prova nel vederne
uno vero.
Ho mangiato molte varietà di cibi, ma non riesco nemmeno ad
immaginare la sensazione di assaporare un frutto fresco.
Il mio cervello è sicuro di aver vissuto una vita piena e
completa, ma non è così.
Cos’è più importante immaginare un’esperienza oppure viverla
veramente.
Alla fine cosa differenzierà me da una persona qualsiasi,
qualcuno che le cose che io ho immaginato le ha fatte per davvero?
Entrambi prima o poi moriremo, e la nostra coscienza con
noi.
Se siamo fortunati qualcuno potrebbe ricordarsi di noi per
qualche tempo.
Noi Speciali non vedremo mai la luce del Sole con i nostri
occhi.
Abbiamo vissuto ogni evento della nostra vita chiusi in
questo cilindro.
Siamo andati a scuola. Ci siamo innamorati. Siamo cresciuti.
Abbiamo avuto dei figli.
E prima o poi moriremo.
Senza neppure essere nati.
Cantoni Marco
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