Fin da bambino mi sono appassionato a questa saga
cinematografica praticamente immortale che vanta ben 24 film ufficiali.
Spectre, ultimo capitolo appena uscito nelle sale italiane,
fa un po’ il punto della situazione tirando i fili delle sottotrame costruite
nelle ultime 4 pellicole.
Infatti nel 2006 il franchise è passato sotto la guida della
Sony e si è deciso di inserire una continuity ai film.
Dopo Casino Royale, Quantum of Solace e Skyfall siamo
arrivati a questo Spectre.
Con questo film sono riusciti a dare un senso a tutti gli
avvenimenti successi nei precedenti.
Ma andiamo con ordine: nei panni del più famoso agente
segreto del mondo ritroviamo il bravissimo Daniel Craig.
In più ritroviamo
tutti i personaggi che avevamo conosciuto in Skyfall: il nuovo M, il nuovo Q e
miss Moneypenny.
La bond girl è Lea Seydoux che ruba la scena ad un breve
cameo di Monica Bellucci.
Il film ha un ottimo ritmo e una buona scrittura.
I personaggi sono coerenti e ben caratterizzati. I cambi di
luogo sono equilibrati e sfruttati abbastanza bene.
Ma la cosa che salta di più all’occhio è la regia.
Una regia con la R maiuscola.
Sam Mendes (già regista di Skyfall) dimostra di essere un
grandissimo dietro la macchina da presa.
Piani sequenza, movimenti di macchina e inquadrature sono
calcolati al millimetro e mai scontati.
Bond, come sempre in quest’ultimo periodo, si ritroverà da
solo senza l’aiuto di nessuno del MI6 e dovrà ricomporre i pezzi di un puzzle
(seminati negli ultimi film) per trovare la fonte di tutti i suoi dispiaceri.
Unica pecca è lo scontatissimo colpo di scena di Blofeld.
Molte citazioni e ammiccamenti ai fan della prima ora, che
mi sono piaciute parecchio.
Il film ha un ottimo inizio e una buonissima ultima ora, nel
mezzo sfuoca leggermente perdendosi in sequenze non indispensabili.
Nonostante questo mi sento di promuoverlo alla grande.
Personalmente lo reputo uno dei migliori bond di sempre.
La mia parte preferita è sicuramente l’opening, forse il
migliore di tutta la saga. Si tratta di un lunghissimo piano sequenza a Città
del Messico durante la festa per il giorno dei morti.
Sarà l’ambiente altamente scenografico, sarà la bravura di
Mendes nel reggere la camera ma io sono rimasto ipnotizzato da quei primi 5
minuti.
Questo potrebbe essere l’ultimo bond di Daniel Craig, e
questo mi dispiace perché, secondo me, con questi quattro film ci ha regalato
la migliore interpretazione di Bond al cinema.
Detto questo Spectre non sarà il perfetto Casino Royale e nemmeno il nostalgico Skyfall
ma è sicuramente un ottimo Bond-movie.
Un saluto
Cantoni Marco
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