domenica 8 novembre 2015

SPECTRE: RECENSIONE


Dovete sapere che io sono un grande fan dei film di 007.
Fin da bambino mi sono appassionato a questa saga cinematografica praticamente immortale che vanta ben 24 film ufficiali.
Spectre, ultimo capitolo appena uscito nelle sale italiane, fa un po’ il punto della situazione tirando i fili delle sottotrame costruite nelle ultime 4 pellicole.
Infatti nel 2006 il franchise è passato sotto la guida della Sony e si è deciso di inserire una continuity ai film.
Dopo Casino Royale, Quantum of Solace e Skyfall siamo arrivati a questo Spectre.
Con questo film sono riusciti a dare un senso a tutti gli avvenimenti successi nei precedenti.
Ma andiamo con ordine: nei panni del più famoso agente segreto del mondo ritroviamo il bravissimo Daniel Craig
In più ritroviamo tutti i personaggi che avevamo conosciuto in Skyfall: il nuovo M, il nuovo Q e miss Moneypenny.
La bond girl è Lea Seydoux che ruba la scena ad un breve cameo di Monica Bellucci.
Il film ha un ottimo ritmo e una buona scrittura.
I personaggi sono coerenti e ben caratterizzati. I cambi di luogo sono equilibrati e sfruttati abbastanza bene.
Ma la cosa che salta di più all’occhio è la regia.
Una regia con la R maiuscola.
Sam Mendes (già regista di Skyfall) dimostra di essere un grandissimo dietro la macchina da presa.
Piani sequenza, movimenti di macchina e inquadrature sono calcolati al millimetro e mai scontati.
Bond, come sempre in quest’ultimo periodo, si ritroverà da solo senza l’aiuto di nessuno del MI6 e dovrà ricomporre i pezzi di un puzzle (seminati negli ultimi film) per trovare la fonte di tutti i suoi dispiaceri.
Unica pecca è lo scontatissimo colpo di scena di Blofeld.
Molte citazioni e ammiccamenti ai fan della prima ora, che mi sono piaciute parecchio.
Il film ha un ottimo inizio e una buonissima ultima ora, nel mezzo sfuoca leggermente perdendosi in sequenze non indispensabili.
Nonostante questo mi sento di promuoverlo alla grande.
Personalmente lo reputo uno dei migliori bond di sempre.
La mia parte preferita è sicuramente l’opening, forse il migliore di tutta la saga. Si tratta di un lunghissimo piano sequenza a Città del Messico durante la festa per il giorno dei morti.
Sarà l’ambiente altamente scenografico, sarà la bravura di Mendes nel reggere la camera ma io sono rimasto ipnotizzato da quei primi 5 minuti.
Questo potrebbe essere l’ultimo bond di Daniel Craig, e questo mi dispiace perché, secondo me, con questi quattro film ci ha regalato la migliore interpretazione di Bond al cinema.
Detto questo Spectre non sarà il perfetto Casino Royale e nemmeno il nostalgico Skyfall ma è sicuramente un ottimo Bond-movie.

Un saluto

Cantoni Marco

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